La Lana Vergine

Che cos’è la lana vergine?

Il termine ‘lana vergine’ è abbastanza comune, ma non in molti ne conosciamo effettivamente il significato, perché?

Probabilmente perché essa non viene valorizzata abbastanza? O è questione di cultura? Forse la cultura dell’abito a basso costo o l’introduzione delle fibre sintetiche?

Eppure molti di noi ricordano magari una nonna, o una bisnonna, che ci teneva a specificare che il suo cappotto era di ‘lana vergine’, un cappotto che magari aveva ereditato dalla madre.

Perché è così importante specificare che la lana utilizzata sia ‘vergine’?

Quel cappotto della nonna è probabilmente in buone condizioni, tanto che potreste indossarlo anche voi.

Ed è così perché è di lana vergine, cioè lana di tosa, assolutamente naturale, non rigenerata e non recuperata da altre lavorazioni industriali.

Resistente all’usura del tempo, al contrario della maggioranza dei capi oggi in commercio.

Un capo in Pura Lana Vergine è un capo che ci può accompagnare per la vita.

I tessuti di Lana

Esistono tre grandi gruppi di ‘tecniche’ per lavorare la lana:

Il Jersey

Ossia I tessuti a ‘maglia’.

Questa tecnica parte dalla lana già filata, e comprende l’utilizzo di vari strumenti, i ferri, l’uncinetto, il chiacchierino.

Il jersey si ottiene da un singolo filo che, intrecciandosi su se stesso, crea manufatti.

Dai cappelli, ai maglioni, cappotti, sciarpe, ganti e persino peluches.

 

La tessitura

forse delle tre la più complicata da spiegare, avviene tramite strumenti chiamati telai, industriali o manuali, semplici o complessi.

La cosa che hanno in comune è l’intrecciarsi di due fili, il primo chiamato ordito, il secondo trama.

Generalmente il tessuto ottenuto tramite tessitura necessita di più lavorazioni successive rispetto al Jersey, in quanto ciò che si crea è una ‘pezza’ che può essere tagliata ed adattata in vari modi, tramite sartoria.

 

Il tessuto non tessuto

Per quel che riguarda la lana, meglio definito come feltro,

ossia, la lana non filata, dunque ancora in ‘fiocco’ viene fatta infeltrire in modo da creare un manufatto, può essere tagliata e cucita, ma anche lavorata in modo che assuma una determinata forma.

Principalmente vi sono due modi per feltrare,

Utilizzando acqua calda e sapone: qui l’infeltrimento della lana viene determinato dall’acqua calda saponata… infatti si raccomanda sempre di non lavare capi di lana a temperature troppo elevate per evitare che infeltriscano.

Utilizzando la tecnica dell’ago pittorico: ossia infeltrire la lana con un ago apposito, seghettato ai lati.

Più precisa della tecnica precedente, consente di aggiungere maggiori dettagli, a seconda della manualità dell’artigiano. Attenzione però a non farsi male con l’ago!